Oristano, vaccino somministrato ad amici e parenti: 15 medici e infermieri indagati per abuso d’ufficio e peculato.
Continuano le indagini sui furbetti del vaccino e arriva da Oristano la notizia di 15 medici e infermieri indagati per aver vaccinato amici e parenti che quindi hanno saltato la fila.
Vaccini a amici e parenti, indagati 15 medici e infermieri ad Oristano
Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, 15 persone, medici e infermieri, sono indagati per aver somministrato il vaccino ad amici e parenti. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati dai Carabinieri del Nas.
La Procura di Oristano aveva aperto un’inchiesta per abuso d’ufficio e peculato. L’indagine si concentra proprio sui furbetti del vaccino, quindi sulle persone che senza alcun diritto saltano la fila approfittando magari di conoscenti nel mondo sanitario o ospedaliero.
L’ipotesi investigativa è che i 15 indagati abbiano approfittato e abusato della propria posizione per somministrare il vaccino ad amici e parenti.
Le indagini degli inquirenti
L’inchiesta nasce da un’informativa dei Carabinieri del Nas che hanno intercettato alcune irregolarità per quanto riguarda la somministrazione dei vaccini a soggetti non appartenenti alle categorie prioritarie, quindi anziani, soggetti con patologie gravi, personale scolastico e uomini delle forze dell’ordine.
La caccia ai furbetti del vaccino
In Italia è iniziata la caccia ai furbetti del vaccino. Le autorità vogliono capire a chi siano state somministrate le dosi che non sono andate ai soggetti fragili. E soprattutto vogliono capire perché queste dosi non sono andate a soggetti fragili ma a persone senza alcuna priorità.
Lo stesso Presidente del Consiglio Mario Draghi si è schierato fermamente contro questa pratica che rallenta le riaperture. Il premier ha infatti evidenziato come per riaprire in sicurezza si debbano mettere al sicuro i soggetti fragili. Ogni dose somministrata ad una persona non fragile è un passo indietro verso le riaperture.